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October 20, 2025Cross-Border
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Italy: La settimana nei mercati - 20 Ottobre

INTRODUZIONE

La settimana si è aperta all’insegna della volatilità e dell’incertezza, guidata ancora una volta dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dall’instabilità politica in Francia e Giappone, e dal prolungato shutdown del governo federale USA che impedisce la pubblicazione di dati aggiornati sull’inflazione e sul mercato del lavoro.

Dagli Stati Uniti il Segretario al Tesoro Bessent ha accusato la Cina di “coercizione economica” per l’uso strategico delle esportazioni di terre rare, aprendo scenari di escalation commerciale. L’ipotesi di un incontro tra Trump e Xi entro fine mese ha raffreddato momentaneamente le tensioni, ma resta l’incognita sui dazi. Trump ha inoltre minacciato di bloccare nuove categorie di importazioni (olio da cucina, fertilizzanti), aggravando il clima di incertezza.

In Europa, il governo francese guidato da Lecornu ha superato due mozioni di sfiducia, ma la situazione politica resta fragile. Si apre ora il percorso parlamentare per la legge di bilancio 2026, con forti tensioni interne e il rischio costante di nuove elezioni. Il contesto economico rimane debole, con segnali contrastanti su inflazione e produzione industriale.

Nel frattempo, in Giappone, lo yen ha toccato nuovi minimi, penalizzato da instabilità politica, aspettative di stimolo fiscale, e una BoJ ancora in modalita “stand-by”.

Sul piano geopolitico, si continua a lavorare a una possibile mediazione tra Russia e Ucraina, con indiscrezioni su un possibile incontro tra Putin e Trump a Budapest nelle prossime due settimane. Sul fronte mediorientale sembra al momento reggere la tregua a Gaza.

Infine, segnali rilevanti arrivano dai mercati globali: l’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico sopra i $4.300/oz, registrando la performance settimanale migliore dal 2008, accompagnato dal calo dei rendimenti USA e un leggero aumento dei listini azionari.

STATI UNITI

  • Possibile incontro Trump–Xi entro fine mese.

  • Report Beige Book (Fed): rallentamento dell’attività economica.

  • Verbali Fed: divergenze interne sul numero di tagli da qui a fine anno.

  • Powell & Waller: aperti a taglio da 25 bps il 29 ottobre.

  • Trump: “dazi non sostenibili nel lungo termine, ma restano leva di negoziazione”.

  • Shutdown federale ancora in corso → dati macroeconomici non pubblicati.

  • Banche regionali sotto stress: Zions Bancorp, Western Alliance segnalano fragilità.

EUROZONA

  • Francia: Lecornu supera due mozioni di sfiducia → focus su legge bilancio 2026.

  • Lagarde: “nessuna valuta ha una posizione garantita nel nuovo ordine geopolitico”.

  • Philip Lane (BCE): linea data-dependent confermata.

  • Nagel (Bundesbank): nessuna urgenza di tagli.

  • Eurozona: indice dei prezzi al consumo come da attese al +2,2% a/a (Set) in leggero aumento rispetto ad Agosto.

  • Germania: inflazione +2,4% a/a | Produzione industriale –1,2% m/m | ZEW in leggero aumento a 39,3.

  • Italia: inflazione stabile a +1,6% a/a.

ALTRI MERCATI

  • Yen debole: USD/JPY oltre 150, EUR/JPY oltre 175.

    • BoJ (Ueda): servono più dati prima di agire.

    • Uchida (vice-governatore): pronti ad alzare i tassi se i dati lo permettono.

  • FMI: outlook globale rivisto in calo, crescita rimane “fragile”.

  • G7: fronte unito su controlli export tech verso Cina.

  • Crisi bancaria USA: fragilità nelle banche regionali riaccende tensioni sistemiche

CONCLUSIONI

La settimana conferma un contesto fragile e guidato da eventi politici. Le attese per un taglio Fed a ottobre si rafforzano, ma l’assenza di dati ufficiali USA limita la visibilità. La narrativa rimane sospesa tra speranze di allentamento monetario e rischi di escalation commerciale.

In Europa, le incertezze legate alla Francia e al rallentamento tedesco complicano la traiettoria della BCE che al momento sembrerebbe voler rimanere ferma sui tassi. Il Giappone resta l’anello debole tra le valute G10, mentre il rally dell’oro segnala incertezza da parte degli investitori.

Focus della Settimana:

  • Evoluzione della tregua commerciale USA-Cina.

  • Possibile meeting Trump–Xi.

  • Shutdown USA e dati macro ritardati.

  • Tono dei banchieri centrali (Lagarde).

Calendario Economico: