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October 13, 2025Cross-Border
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Italy: La settimana nei mercati - 13 Ottobre

INTRODUZIONE

La scorsa settimana l’attenzione si è concentrata su nuove minacce protezionistiche da parte degli Stati Uniti e su una fase di crescente incertezza politica sia in Giappone che in Francia, con effetti immediati sulla volatilitá di dollaro, euro e yen.

In Europa, continua a pesare l’incertezza politica in Francia. Dopo le dimissioni del Primo Ministro Lecornu, la situazione istituzionale rimane instabile e priva di una direzione chiara, con i partiti dell’opposizione che spingono per elezioni anticipate. Questa insabilitá politica, unita ad un contesto macro ancora fragile, ha causato un indebolimento dell’euro.

Nella giornata di Venerdi’ e’ arrivato l’annuncio di Donald Trump di voler imporre dazi aggiuntivi del 100% su oltre 1.200 prodotti cinesi. La reazione della Cina non si è fatta attendere: Pechino ha minacciato ritorsioni “immediate e proporzionate”.

Spostandoci in Giappone, lo yen ha registrato un nuovo minimo, penalizzato da una combinazione di instabilità poltica interna, aspettative di stimolo fiscale espansivo e un tono ancora estremamente accomodante della BoJ.

Si è aggiunta anche la sorpresa della Banca Centrale della Nuova Zelanda, che ha tagliato i tassi di 50 punti base.

Notizie positive sul fronte mediorientale dove è giunta una tregua temporanea a Gaza. Il cessate il fuoco alimenta speranze, ma resta fragile e suscettibile a future rotture.

I mercati, dopo la pausa forzata sul fronte dei dati USA, attendono con impazienza la pubblicazione dei Nonfarm payrolls e sui dati dell’inflazione, ritardati dallo shutdown federale, per cercare di leggere le prossime mosse della Fed sui tassi. Al momento i mercati futures scontano oltre il 90% la possibilitá di un taglio da 25bps durante la prossima riunione del 29 Ottobre.

STATI UNITI

  • Trump minaccia nuovi dazi del 100% su oltre 1.200 beni importati dalla Cina.

  • Cina risponde: pronta a “ritorsioni proporzionate” → rischio deterioramento guerra commerciale.

  • I verbali della Fed svelano i retroscena del taglio dei tassi di settembre. I membri della Fed sono preoccupati per la tenuta del mercato del lavoro e restano i timori per l’inflazione. Il consiglio e’ spaccato sul numero dei tagli dei tassi nel 2025.

  • Shutdown ancora in corso: NFP e CPI ritardati, attesa per aggiornamenti Fed.

EUROZONA

  • Francia: instabilità politica → euro sotto pressione.

  • Christine lagarde ha dichiarato che i cambiamenti geopolitici e l’incertezza politica ricordano come la posizione globale di nessuna valuta è garantita e per questo l’euro ha un’opportunità unica per rafforzare la propria posizione sulla scena globale.

  • Philip Lane, capo economista della Bce, ha confermato che la linea resterà data-dependent e con un focus particolare sui rischi di inflazione sotto il 2%.

  • La Bce ha pubblicato i verbali del consiglio direttivo del 10 e 11 settembre scorsi dai quali è emerso come i dazi piu' alti, un euro piu' forte e l'aumento della concorrenza nelle importazioni continueranno a frenare la crescita nel resto dell'anno.

ALTRI MERCATI

  • Yen in caduta: EUR/JPY sui massimi oltre 176. Instabilità politica, clima “risk-on”, attese di stimolo fiscale.

  • Nuova Zelanda – RBNZ taglia di 50 bps, Tasso portato al 2,50%, Timori per il ciclo economico e dinamica disinflattiva, NZD in netto indebolimento, sui massimi oltre al 2,00 contro l’euro.

  • Petrolio: in leggero calo in area 60 $.

  • Bitcoin: dopo aver perso oltre il 10% a seguito delle dichiarazione di Trump rintraccia in area 115.000 $, forte volatilità.

  • Oro: in rialzo sopra sopra i 4.000 $/oncia, sostenuto da forte incertezza.

CONCLUSIONI

La settimana conferma un contesto dominato da volatilità e tensioni crescenti. Mancano le pubblicazioni macro per via dello shutdown ma rimane aperto il dibattito su un taglio dei tassi della Fed già a Ottobre.

In Europa, l’instabilità francese e la debolezza industriale continuano a frenarne la ripresa, mentre la BCE osserva senza indicare un percorso chiaro.

La tregua temporanea a Gaza offre un barlume di speranza diplomatica, ma resta fragile e condizionata dai prossimi sviluppi.

I mercati valutari si mantengono in fermento, un dato macroeconomico disallineato, una dichiarazione Powell o un’ ulteriore escalation commerciale potrebbero portare forte volatilitá. Questa settimana, bisognerá monitorare l’evoluzione sia della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che il proseguimento dello shutdown federale. In europa ci attendono dati sul sentiment economico (ZEW) e i dati sull’inflazione.

Calendario Economico: