Italy: La settimana nei mercati - 06 Ottobre
INTRODUZIONE
La scorsa settimana si è aperta con un clima di rinnovata incertezza macro e politica, aggravato dallo shutdown del governo federale USA. La mancanza di un accordo sulla spending bill ha causato la sospensione di numerose attività pubbliche, incluse le principali agenzie statistiche: ciò ha portato al rinvio della pubblicazione di dati macro fondamentali, inclusi i Non-Farm Payrolls (NFP). Questo è un dato chiave sull’occupazione americana seguito dagli operatori di mercato in quanto rappresenta uno degli indicatori per capire la futura direzione della politica monetaria statunitense.
Intanto dagli USA arrivano segnali di un mercato del lavoro sotto pressione: dopo il deludente dato dei NFP nel mese di Agosto, il report ADP sul mercato del lavoro privato ha visto una dimunizione di 32k unitá nel settore privato nel mese di Settembre. L’economia continua a dare segnali divergenti, i PMI mostrano resilienza mentre gli ISM sono in leggero calo. In questo contesto i mercati futures valutano all’85% la possibilitá di due tagli consecutivi da 25bps nelle restanti due riunioni della Fed.
In Europa, il focus della scorsa settimana è stato sull’inflazione con il dato preliminare di settembre che mostrerebbe un’inflazione invariata allo 2,3% sulla componente core. Se da un lato l’inflazione parrebbe sotto controllo, continua a preoccupare lo stato economico dell’eurozona. Il PMI composito resta infatti debole in area 50, segnalando una crescita stagnante. Inoltre questa settimana si apre con uno sviluppo politico inatteso: le dimissioni a sorpresa del Primo Ministro francese aumentano le incertezze nel continente Europeo, innescando un’ondata di vendite sull’euro in apertura di sessione. L’EUR/USD ha accelerato al ribasso in area 1,1650 per poi ritracciare leggermente.
Sul fronte asiatico, abbiamo visto in Giappone un cambio al vertice politico che ha riaperto un’importante variabile per i mercati FX: la vittoria della conservatrice Sanae Takaichi nella leadership del partito di governo ha alimentato le aspettative di politiche fiscali espansive, facendo crollare lo yen ai minimi da 9 mesi. I mercati ora scontano un possibile rinvio del processo di normalizzazione da parte della BoJ, che questa settimana tornerà a parlare con il governatore Ueda.
STATI UNITI
ADP Employment (sett): -32,000 (vs attese +52,000).
PMI Servizi (sett): 54,2, vs 53,9 atteso.
PMI Maniffaturiero (sett): 52,0, come da attese.
ISM Manifatturiero (sett): in risalita a 49,1 ma ancora in contrazione sotto la soglia 50.
JOLTS: aumenta la creazione di nuovi posti di lavoro 7,2 milioni.
Shutdown federale: operativo da sabato 5 ottobre.
EUROZONA
Inflazione (preliminare settembre):
Generale: +2,2% a/a (vs 2,0% agosto), Core: +2,3% a/a (stabile).
Inflazione per Paese: Germania: 2,4%, Francia: 1,2%, Spagna: 2,9%, Italia: 1,6%.
PMI composito: 50,1 (vicino alla soglia di stagnazione).
EUR/USD: sotto pressione per via degli sviluppi politici in Francia scende sotto 1,17.
GIAPPONE & ALTRI MERCATI
Giappone – Politica & FX: Sanae Takaichi eletta leader PLD, possibile futuro Primo Ministro Attese per maggiore spesa pubblica e stimolo fiscale Yen cede rapidamente terreno, EUR/JPY ai massimi in area 175
Petrolio: in calo verso i 60 $/barile, debolezza ciclica
Oro: stabile ai massimi vicino ai 4000 $/oncia
Bitcoin: torna sopra i 120.000 $
CONCLUSIONI
La settimana si è aperta sotto il segno dell’incertezza: il blocco delle attività federali USA, la volatilità dei dati macro e la tensione geopolitica continuano a influenzare le aspettative sui mercati. La Fed resta formalmente in modalità attendista, ma il deterioramento del mercato del lavoro e il caos politico interno potrebbero rafforzare l’ipotesi di altri tagli entro fine anno.
In Europa, l’inflazione continua a rimanere stabile in zona target, ma resta troppo disomogenea nei vari paesi membri per permettere alla BCE di agire con decisione. La narrativa di “attesa” resta quindi intatta, ma continua a preoccupare la debolezza economica e la nuove variabile dell’instabilitá politica in Francia.
Altre variabili che aumentano l’incertezza arrivano dal Giappone, dove il cambio di leadership riapre scenari di stimolo fiscale e costringe il mercato a rivedere le attese sulla BoJ. Il risultato è un yen sotto pressione.
I mercati restano in cerca di una bussola. I prossimi dati NFP (se pubblicati) e i discorsi dei banchieri centrali saranno determinanti per definire il sentiment di Ottobre.
Calendario Economico:
