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July 8, 2025Cross-Border
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Italy: La settimana nei mercati - 8 Luglio 2025

INTRODUZIONE

La settimana appena trascorsa ha visto proseguire la volatilitá causata dall’alternanza tra ottimismo e prudenza che nell’ultimo periodo sta caratterizzando i mercati globali: da un lato, una temporanea riduzione delle tensioni in Medio Oriente ha offerto un breve sollievo agli investitori, spingendo i listini azionari sui massimi e il prezzo del petrolio a ritracciare; dall’altro, l’avvicinarsi della scadenza per la sospensione dei dazi tra Stati Uniti ed Europa ha riportato all’ordine del giorno lo spettro di una nuova ondata di misure protezionistiche. L’Euro ha continuato sul trend di forza superando in settimana anche 1,1800 per poi rintracciare in area 1,1750.

Negli Stati Uniti, il mercato del lavoro ha mostrato segnali contrastanti: la creazione di nuovi posti di lavoro ha superato le aspettative, ma un’analisi più approfondita ha rivelato un incremento dei salari meno brillante del previsto e un lieve aumento delle richieste di sussidi; nel complesso il mercato del lavoro appare ancora abbastanza solido. Sul versante della politica monetaria, la Federal Reserve mantiere un approccio “data-dependent” con i suoi esponenti più moderati che proseguono sulla linea dell’incertezza legata alle tensioni commerciali e alle politiche fiscali interne, vedendo un taglio dei tassi a luglio piu’ incerto.

In Eurozona, il recente forum di Sintra ha ribadito che la BCE osserverà “step by step” gli sviluppi dell’economia, tenendo conto di possibili rischi al ribasso per la crescita e delle pressioni derivanti dagli scambi internazionali. Dopo mesi di discesa, l’inflazione ha di nuovo mostrato una timida ripresa, soprattutto nel comparto dei servizi, mentre gli indicatori PMI sul manifatturiero e sui servizi si spera mettano le basi per una crescita dell’economia nell’eurozona, economia che potrebbe essere stimolata anche dall’accordo sull’aumento al 5% del PIL sulle spese militari. Sul fronte occupazionale, il mercato del lavoro europeo rimane tuttavia incerto, con i giovani tra i più penalizzati, suggerendo che le politiche di bilancio dovranno restare flessibili per sostenere la ripresa.

In questo contesto, gli operatori finanziari si trovano a vigilare con attenzione ogni comunicato e ogni dato in arrivo, consapevoli che bastano pochi elementi per modificare, in modo anche marcato, le aspettative sui tassi di interesse e sui flussi di capitale.

STATI UNITI

  • Mercato del lavoro: Non-farm Payrolls in positivo con +147.000 nuovi posti, il tasso di disoccupazione sceso al 4,1%. Tuttavia, la crescita delle retribuzioni si è attestata solo intorno allo 0,2% su base mensile e le richieste di sussidi hanno fatto registrare un lieve aumento.

  • Attività manifatturiera: l’indice ISM è rimasto sotto la soglia dei 50 punti a 49, segnando la quarta contrazione mensile consecutiva.

  • Politica monetaria: i principali esponenti della Fed mantengono un orientamento “meeting-by-meeting”, sottolineando l’incertezza derivante dai dazi e dalla recente legge fiscale firmata dal Presidente Trump, e posticipano ogni decisione sui tassi alle evidenze dei prossimi dati macro.

  • One Big Beautiful Bill: il maxi-disegno di legge firmato il 5 luglio introduce tagli fiscali, interventi su “Medicaid” e “food assistance”, e potenziali impatti sul deficit federale, alimentando il dibattito sulla sostenibilità della spesa pubblica.

EUROZONA

  • Forum di Sintra: la presidente Lagarde ha ribadito che ogni mossa dipenderà dai dati, ricordando i rischi al ribasso per una crescita stimata sotto l’1% nel 2025 e l’importanza di monitorare gli sviluppi sui dazi.

  • Inflazione di giugno: è risalita al 2,0% su base annua dopo mesi di calo, con il comparto servizi ancora il principale driver e i beni non energetici quasi fermi, segno di un’inflazione sempre più guidata dalla domanda interna di servizi.

  • Mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione si è fermato al 6,3%, con picchi intorno al 14% tra i giovani, sottolineando la necessità di politiche di bilancio flessibili per sostenere formazione e occupazione.

  • PMI composito: a 50,6 punti, trainato dai servizi (50,5), ma i nuovi ordini rimangono in area di contrazione, confermando una fragilitá persistente nella ripresa industriale.

  • Dazi USA–UE: l’ormai vicina scadenza del 9 luglio per l’estensione della sospensione tariffaria mantiene alta l’attenzione sui negoziati e sui possibili scenari di escalation.

CONCLUSIONI

La convivenza tra segnali di stabilità e fonti di rischio rende questo momento particolarmente impegnativo per gli investitori: da un lato, i mercati beneficiano di un rientro delle tensioni geopolitiche e di dati macro relativamente solidi; dall’altro, la fragile tenuta di settori chiave – manifatturiero negli USA, ordini e lavoro in Europa – e le incognite legate a dazi e politiche fiscali mantengono elevate le probabilità di scossoni repentini.

Nei prossimi giorni, il calendario non si presenta ricco di pubblicazioni macro, il focus sará sulla scadenza del 9 Luglio per la sospensione dei dazi tra UE e USA. Da sottolineare le riunioni della Royal Bank of Australia e della Royal Bank of New Zeland sulla decisione sui tassi di interesse e i dati sul PIL e la produzione industriale e manifatturiara nel Regno Unito, mentre lato US abbiamo la pubblicazione dei verbali dell’ultimo meeting FED.

Calendario Economico: