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Italy: La settimana nei mercati - 5 giugno 2023

CalendarJune 5, 2023
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La scorsa settimana ha visto proseguire la volatilità nei mercati, con il cambio EUR-USD che dopo aver raggiunto il minimo in area 1.0640 ha visto un rimbalzo verso fine settimana a 1.0780, per poi perdere nuovamente terreno a seguito dei dati sull’occupazione americana e aprire oggi nuovamente sotto 1.0700.

I non-farm payroll infatti sono usciti ben al di sopra delle aspettative, con 339k posti di lavoro aggiunti rispetto ai 195k previsti; tale dato viene seguito da vicino da investitori e analisti in quanto potrebbe indicare, secondo alcuni, un ulteriore rialzo della Fed a giugno. Rimanendo sul fronte Stati Uniti, l’accordo raggiunto giovedi tra repubblicani e democratici per sospendere il tetto al debito degli Stati Uniti è stato un elemento importante che ha contribuito a innescare un sentiment di risk-on sui mercati. Si evita dunque in extremis il rischio default per gli Stati Uniti, elemento accolto con entusiamo dai listini.

Per quanto riguarda l’Eurozona giovedi sono stati resi noti i dati sull’inflazione che a maggio è scesa più rapidamente del previsto; la Lagarde ha comunque ribadito che si dovrà proseguire con dei rialzi finché non torneremo a livelli sufficientemente contenuti.

Nel frattempo in Cina prosegue l’andamento debole della crescita. Il Pmi manifatturiero ufficiale (NBS) è sceso inaspettatamente a 48,8 a maggio 2023 da 49,2 di aprile, mancando le stime di mercato di 49,4. È il dato più basso dallo scorso dicembre, a indicare un ulteriore raffreddamento dello slancio nella ripresa di Pechino.

Europa:

La scorsa settimana ha visto l’uscita di dati interessanti dall’Eurozona, di cui il principale è stato quello sull’inflazione a Maggio, pubblicato giovedi. L’aumento dei prezzi è in rallentamento in base a quanto emerso dai dati dell'Ufficio statistico europeo che ha fatto registrare un +6,1% a maggio contro il +7% del mese precedente e atteso dagli analisti. Nonostante l'inflazione complessiva sia calata, la banca centrale si è impegnata a un altro aumento dei tassi di 25 punti base il 15 giugno. Infatti la Lagarde ha dichiarato giovedì che la Banca Centrale Europea dovrà prolungare il suo ciclo di aumenti dei tassi di interesse per contribuire a contenere un’inflazione che rimane "persistetemente elevata".

In Germania l'indice HCOB dei responsabili degli acquisti per il settore manifatturiero è sceso a 43,2 da 44,5 in aprile, il quarto calo mensile consecutivo e livello più basso dal 2020. Le aziende hanno notato un calo della domanda, soprattutto nelle esportazioni verso Cina, Europa e Stati Uniti testimoniando la poca fiducia attorno all’economia tedesca dopo che è entrata ufficialmente in recessione.

Stati Uniti:

Le attuali preoccupazioni per un rallentamento dell’economia globale, in particolare in Cina, stanno agendo da vento favorevole per il biglietto verde, che viene favorito anche dall’accordo trovato giovedi tra repubblicani e democratici per sospendere il tetto al debito degli Stati Uniti. La scorsa settimana il dato sulle richieste iniziali di disoccupazione si è rivelato migliori delle aspettative sottolineando ancora il buono stato di salute dell’economia statunitense, ribadido nuovamente dai dati sull’occupazione usciti venerdi.

Tra gli interventi dei banchieri centrali degni di nota da segnalare quello del membro del Consiglio dei governatori della Federal Reserve, Philip Jefferson, che nella giornata di mercoledì ha dichiarato che un’ipotetica sospensione dei rialzi dei tassi alla prossima riunione del FOMC di Giugno offrirà il tempo giusto per analizzare più dati prima di prendere una decisione sull’entità di un ulteriore inasprimento. Inoltre, ha aggiunto che una pausa non significa necessariamente che i tassi abbiano raggiunto il picco.

Conclusioni:

Nonostante l’inflazione in Europa sia scesa al 6.1% a Maggio, la BCE ha confermato la necessità di proseguire con gli aumenti. Dall’altro lato invece abbiamo la Fed che, pur avendo lasciato presagire una pausa nei rialzi dei tassi, potrebbe dover rivedere tale decisione e fare dunque un ulteriore aumento questo mese.

L’attenzione di investitori e analisti è dunque rivolta alle decisioni delle banche centrali previste per la prossima settimana, ma anche a tutti i dati in uscita che potrebbero influire su tale decisione. Nel frattempo preoccupa anche l’andamento dell’economia cinese, la cui debole ripresa ha conseguenze sia su quella Americana che Europea.


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Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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