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Italy: La settimana nei mercati - 31 luglio 2023

CalendarJuly 31, 2023
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La scorsa settimana FED e BCE hanno confermato le attese di mercato alzando i tassi di 25 punti base. Mentre Powell ha dichiarato come possibile un rialzo dei tassi a settembre, la Lagarde ha assunto un atteggiamento meno aggressivo rispetto agli scorsi mesi sottolineando che future decisioni saranno basate sui dati macroeconomici in uscita nelle prossime settimane e non è da escludere né un ulteriore rialzo né una pausa. 

In Giappone, protagonista la banca centrale che ha allentato il controllo sulla curva dei titoli di Stato, modificando la sua politica monetaria ultra-espansiva. Il Giappone è l'unico paese al mondo con tassi di interesse negativi. Nonostante un'inflazione complessiva del 3,3% a giugno, superiore a quella degli Stati Uniti per la prima volta in 8 anni, i funzionari della Bank of Japan, dopo aver lottato per far uscire l'economia dalla deflazione per la maggior parte degli ultimi tre decenni, osservano con cautela i livelli dei salari e sono molto cauti nell’ipotizzare misure di politica monetaria restrittiva. 

Spostandoci in Cina, la ripresa economica ha continuato a perdere slancio a luglio, con i consumatori che hanno ridotto le spese e il mercato immobiliare che non mostra segni di ripresa.  

Vediamo più in dettaglio la situazione in USA ed Europa. 

Stati Uniti 

La Fed mercoledi ha nuovamente aumentato i tassi di 25 punti base, come previsto, portandoli nella forchetta 5.25% - 5.50% il livello più alto dal 2001. Powell si è espresso con positività sull’inflazione aggiungendo tuttavia che “i progressi fatti fin qui dovranno essere confermati nei prossimi mesi”. 

La Fed ha rivisto l’outlook per l’economia USA che è cresciuta ad un ritmo che Powell ha definito “moderato” quindi superiore a quello «modesto» di giugno. La parte restante dell’outlook economico è rimasta invariata: «Negli ultimi mesi l’aumento dei posti di lavoro è stato robusto e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L'inflazione rimane elevata». La Fed ha peraltro escluso che la recessione possa arrivare entro la fine dell’anno, il che pareva invece probabile negli ultimi mesi. 

L'economia più grande del mondo è infatti cresciuta del 2,4% su base annua tra aprile e giugno, segnando un'accelerazione rispetto al tasso di crescita del 2% del primo trimestre e superando di gran lunga il tasso dell'1,8% previsto dagli economisti.  

Europa 

La Bce ha deciso di alzare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale portando il tasso sui depositi al 3,75%, sui massimi da Dicembre 2000.  Nel comunicato al termine della riunione la Lagarde ha affermato che l'inflazione continua a scendere ma ci si aspetta che resti ancora troppo alta per troppo tempo, come oramai ripete da qualche mese. Le decisioni future del Consiglio direttivo europeo assicureranno che i tassi siano a livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario in modo da raggiungere il target di inflazione al 2% continuando un approccio dipendente dai dati economici per determinare il livello appropriato dei tassi e la durata della restrizione monetaria. In merito alle prospettive economiche europee la Presidente ha ribadito che la produzione manifatturiera è debole e i prezzi di cibo ed energia rappresentano ancora un potenziale rischio per il rialzo dell’inflazione. 

Conclusioni 

FED e BCE continuano a perseguire come obiettivo principale il riportare l’inflazione al 2%. Non vi è una visione unanime invece sul fatto che continueranno a rialzare i tassi: le decisioni saranno basate su dati macroeconomici in uscita.

Questa settimana l'attenzione degli operatori di mercato sarà concentrata per quanto riguarda l’Europa sui dati su PIL e tasso di inflazione CPI di oggi. Nella seconda metà della settimana, attendiamo invece i dati statunitensi sulla disoccupazione e i non-farm payrolls, che hanno sorpreso al rialzo per tutto l'anno finora.  

Grande attesa poi per quando riguarda il Regno Unito: giovedì verrà presa la decisone sui tassi dalla BOE. Le aspettative di mercato sono al momento per un ulteriore rialzo di 25 punti.


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Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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