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Italy: La settimana nei mercati - 3 Ottobre 2022

CalendarOctober 3, 2022
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Avversione al rischio e alta volatilità hanno contraddistinto il mercato del cambi questa settimana, coi principali cross valutari che hanno registrato movimenti intraday violenti e il dollaro americano che si conferma la valuta preferita come valuta rifugio. Il cambio euro dollaro ha toccato ha toccato questa settimana un minimo a 0.9540, mentre il cable ha registrato un picco sotto 1.04.

Forza dollaro supportata dal fatto che l’economia US continua a manifestare buoni dati macroeconomici nonostante l’aggressiva politica monetaria che ha portato i tassi a 3-3.25% : la scorsa settimana sono usciti ottimi dati sulla fiducia dei consumatori e buoni dati nel settore edilizio di vendite di nuove case, che aveva registrato una contrazione negli ultimi mesi. Anche il mercato del lavoro continua a mostrare solidità con sussidi alla disoccupazione usciti in ribasso per il quarto mese consecutivo.

L’attenzione è rivolta ancora una volta alla prossima riunione della FED del 2 novembre dove gli analisti stimano un ulteriore rialzo tra i 50 e 75 punti base. A tal proposito, inizia ad emergere una divisione tra gli esponenti della FED sulla velocità alla quale rialzare i tassi, benché siano tutti concordi sulla necessità di portare avanti una politica monetaria restrittiva.

Nel frattempo dall’OCSE giungono nuove raccomandazioni nei confronti delle banche centrali sul comportamento da adottare per far fronte all’impennata dell’inflazione: “È necessaria una politica monetaria più restrittiva per ripristinare la fiducia delle famiglie e delle imprese”, ha detto Mathias Cormann segretario dell’OCSE durante una conferenza stampa nella quale l’organizzazione ha presentato gli aggiornamenti delle prospettive di crescita. Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la crescita globale prevista per quest’anno è ancora del 3,0%, ma ora si prevede un rallentamento al 2,2% nel 2023, con una revisione al ribasso rispetto alla previsione di giugno del 2,8%.

Anche la BCE ribadisce l’importanza del raggiungere la stabilità sulle aspettative di inflazione nel medio termine, in quanto ‘’i rischi al rialzo sulle prospettive di inflazione sono ancora alti così come le probabilità di un forte rallentamento dell’attività economica della zona euro nel corso dei prossimi trimestri’’, ha affermato la presidente Christine Lagarde di fronte al comitato per gli affari economici e monetari del parlamento europeo.

A conferma di quanto comunicato dalla Lagarde, i dati rilasciati dall’Eurostat mostrano un aumento dei prezzi al consumo del 10% rispetto allo scorso anno, dato sopra le aspettative del 9.7% e che aumenta le attese di un rialzo dei tassi sostanzioso a ottobre.

Nel frattempo continuano a crescere le tensioni internazionali tra USA, UE e Russia. Sono sospette le perdite di gas nel gasdotto Nord Stream che porta il gas dalla Russia all'Europa tanto che la premier svedese Magdalena Andersson ha affermato che e’ stata aperta una "indagine preliminare per sabotaggio" a cui parteciperanno Danimarca, Norvegia, Germania e USA.

A tal proposito è intervenuto anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale ha detto che qualunque attacco deliberato contro le infrastrutture dei Paesi alleati sarà accolto con una risposta determinata.

Inoltre, venerdì il Presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una cerimonia al Cremlino per l'annessione delle quattro regioni dell'Ucraina che hanno recentemente votato per unirsi alla Russia in un referendum. Votazioni considerate non valide da Kiev, e il cui risultato non verrà riconosciuto dall'Occidente.

A preoccupare particolarmente è il timore dell’uso di armi nucleari: la dottrina nucleare russa infatti, consente l’uso di armi nucleari non solo nel caso in cui armi di distruzione di massa vengano utilizzate contro il Paese ma anche nel caso in cui lo Stato russo si trovi ad affrontare una minaccia esistenziale causata da armi convenzionali.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha affermato: “Non accettiamo i referendum farsa in Ucraina e qualsiasi tipo di annessione. Siamo determinati a far pagare al Cremlino questa ulteriore escalation”.

È stato quindi comunicato l’ottavo pacchetto di sanzioni che include ulteriori divieti all’importazione di prodotti russi, che dovrebbero privare Mosca di altri 7 miliardi di euro di entrate, e altri divieti all’esportazione di tecnologie strategiche utilizzate per le forze armate, come articoli per l’aviazione, componenti elettroniche e sostanze chimiche specifiche. Oltre a ciò, il pacchetto di sanzioni getterà le basi legali per un tetto al prezzo del petrolio e vieterà ai cittadini dell’UE di sedere negli organi direttivi delle società statali russe.

Approfondiamo la situazione in UK e Giappone:

Regno Unito

Abbiamo visto la scorsa settimana un violentissimo indebolimento della sterlina che contro euro ha toccato picchi sopra 0.92 e contro dollaro arriva a toccare quota 1.03, per poi correggere per la seconda metà della settimana. Considerata la reazione dei mercati al maxi piano di riforma fiscale annunciato lo scorso venerdì, che ha visto la sterlina ed i rendimenti dei governativi ampiamente sotto pressione, Londra ha deciso di correre ai ripari varando un piano di emergenza: la BoE ha avviato un programma temporaneo di acquisto di titoli di Stato a lunga scadenza per "ristabilire condizioni ordinate sul mercato’’. “Se le disfunzioni che stanno interessando in particolare il debito pubblico britannico a lunga scadenza dovessero continuare o peggiorare", avverte la Banca di Inghilterra, "ci sarebbe un rischio sostanziale per la stabilità finanziaria del Regno Unito". Gli Analisti scommettono su un rialzo dei tassi nell’ordine 100 basis points alla prossima riunione della BoE il 3 novembre.

Questa mattina e’ stato annunciato che verra’ cancellato il taglio da 45% a 40% dell’aliquota fiscale piu’ alta (applicata per i redditi oltre i 150,000 pound). Il mercato ha premiato tale scelta e la sterlina ha recuperato circa 1% prima di ritracciare leggermente. Va notato pero’ che il mercato prezza una grande preoccupazione per le possibili evoluzioni della situazione in UK: il premio per coprirsi da un crollo del valore della sterlina e’ sui livelli massimi visti dopo il voto per Brexit a giugno 2016.

Giappone

Il Ministero delle Finanze Giapponese ha dichiarato che a settembre il Giappone ha speso l’equivalente di circa 20 miliardi di dollari per interventi sul mercato valutario.

L’impegno ufficiale a supportare lo yen ne ha fermato il crollo ma gli analisti sono preoccupati che I livelli di crescita del paese e il forte differenziale dei tassi di interesse rispetto alle altre valute, possano portare lo yen a deprezzarsi ulteriormente.

Attenzione puntata lunedì sulla pubblicazione da parte della banca centrale Giappone delle indagini trimestrali per la valutazione delle condizioni dell’economia, utili a formulare la politica monetaria del paese.

Conclusioni

Il momento contingente di mercato è molto delicato e presenta un contesto di forte volatilita’ alimentato da dinamiche di avversione al rischio dove viene preferito il dollaro americano come valuta rifugio.

Secondo gli analisti la situazione di crisi attuale e l’incertezza sul sentiero di crescita intrapreso rende difficile alla valuta europea trovare spunti concreti per un cambio di direzione o di assestamento; il sentiment generale dei principali attori di mercato e’ che fino a quando non si osserveranno dati macro americani che segnalino una contrazione economica concreta, sara’ difficile vedere il dollaro ripiegare. Cruciale sarà tenere monitorati I dati che misurano la crescita economica dei singoli paesi, gli interventi delle banche centrali, nonché’ le evoluzioni della situazione geopolitica per capire quali saranno le evoluzioni nel mercato dei cambi.

Di seguito i principali dati in uscita questa settimana:

Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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