Italy: La settimana nei mercati - 3 luglio 2023
Si chiude l’ultima settimana del primo semestre dell’anno all’insegna di incertezza e alta volatilità nel mercato valutario.
La scorsa settimana sono arrivati spunti interessanti dal meeting dei banchieri centrali tenutosi a Sintra. Powell ha espresso preoccupazione per l'inflazione che si mantiene ancora elevata, alludendo alla possibilità che nel 2023 ci possano essere altri due rialzi dei tassi di cui il primo potrebbe avvenire già durante la riunione di luglio. Con l'inflazione statunitense ben al di sopra dell'obiettivo del 2% ed un mercato del lavoro ancora resiliente, la maggior parte dei membri del FOMC è concorde sulla necessità di dover aumentare i tassi di interesse almeno altre due volte entro la fine dell'anno.
In Portogallo era presente anche Ueda fresco di nomina al timone della banca centrale del Giappone che rimane l'unica, tra le principali banche centrali mondiali, a portare avanti una posizione accomodante. Ueda ha dichiarato che l'obiettivo del 2% di inflazione deve essere perseguito in modo sostenibile, escludendo un inasprimento della politica monetaria. La valuta giapponese ha reagito indebolendosi fino a raggiungere il livello più basso contro dollaro dallo scorso novembre.
Spostando il focus sull’Europa, giovedi è stato pubblicato il bollettino trimestrale della BCE che ha puntato l’attenzione su un elemento interessante: l’Eurotower ha sottolineato il ruolo che l’aumento dei profitti delle imprese della zona euro sta avendo come contribuito all’inflazione interna ed alla crescita del costo unitario del lavoro. Giovedi e venerdi si è tenuta anche la riunione del Consiglio Europeo, dedicato ai temi della crisi ucraina ma anche ai dossier di economia, sicurezza e difesa, migrazione e relazioni esterne. Alcuni leader europei hanno iniziato a mostrare una certa preoccupazione per i possibili impatti sulla crescita economica della politica monetaria restrittiva della BCE.
Spostandoci oltre manica, il PIL della Gran Bretagna sorprende al rialzo dando un segnale positivo sulla ripresa dell’economia. In Asia la notizia principale della settimana riguarda una misura al vaglio dell'amministrazione Biden di un possibile divieto delle esportazioni di chip di intelligenza artificiale in Cina. Inoltre, dopo la visita del segretario di stato USA della scorsa settimana, mercoledi è arrivata l’ufficialità della visita del Segretario del tesoro statunitense Janet Yellen che si recherà a Pechino all'inizio di luglio per i primi colloqui economici con la sua nuova controparte cinese, He Lifeng. Sul fronte macro il PMI manifatturiero in Cina è salito a 49,0 a giugno da 48,8 di maggio 2023, in miglioramento rispetto al periodo precedente e in linea con le attese di mercato ma indicando il terzo mese consecutivo di contrazione dell'attività industriale. Il dato arriva tra i crescenti segnali che la ripresa post-pandemica della Cina ha perso vigore, con nuovi ordini, vendite estere e occupazione in calo.
Stati Uniti
Il dato sul Pil del primo trimestre è stato rivisto al rialzo, segnando una crescita del 2%. Tale dato supera le aspettative grazie ad una spesa dei consumatori più solida del previsto, nonché a una crescita più robusta delle esportazioni rispetto a quanto inizialmente stimato. I dati sul PIL e la solidità del mercato del lavoro, con un dato sulle richieste di sussidi inferiore rispetto alle aspettative e al dato precedente, favoriscono forza di dollaro e supportano le parole di Powell, che a Sintra ha supportato una ripresa dell’aumento dei tassi per raggiungere l’obiettivo dell’Inflazione core al 2% entro il 2025. Per questa settimana l’attenzione degli investitori sarà concentrata sui dati dell’occupazione non agricola americana, cosidetti non-farm payroll, in uscita venerdi.
Europa
Settimana ricca di dati arrivati a movimentare il mercato. Durante la prima seduta della settimana è arrivato il dato sulle condizioni economiche in Germania che, secondo sondaggio dell’IFO Institute, sono in peggioramento nel mese di giugno.
I dati di giovedì ci mostrano come l'inflazione in Germania sia tornata a salire, al contrario di Spagna e Italia dove invece vediamo un miglioramento. Nella mattinata di venerdì invece è uscito il rilascio preliminare sull'inflazione dell'area euro al 5,5%, più basso delle previsioni e rispetto al mese di maggio. Resta invariato invece il tasso di disoccupazione.
A Sintra il Presidente della BCE Lagarde, ha ribadito che è necessario portare i tassi di interesse in un territorio “sufficientemente restrittivo“, aggiungendo che rimarranno a questi livelli per tutto il tempo necessario. “È improbabile che nel prossimo futuro la Banca Centrale Europea possa affermare con piena fiducia che i tassi di picco sono stati raggiunti“, ha aggiunto Lagarde.
Conclusioni
Rimane incerto il percorso di crescita intrapreso dalle principali economie mondiali: se da una parte l'Europa mostra dati contrastanti, con la Germania in difficoltà e i timori rispetto allo sviluppo della guerra in Ucraina, dall'altra l'economia USA manifesta resilienza nonostante gli interventi di aumento tassi e gli scossoni di questo marzo legati alle difficoltà di alcune banche regionali. Il mercato pone grande attenzione ai dati su crescita, inflazione e mercato del lavoro, mantenendo il focus sulle decisioni di politica monetaria delle banche centrali.
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