Italy: La settimana nei mercati - 24 luglio 2023
La scorsa settimana c’e’ stata la riunione del G20 in cui e’ stato evidenziato che nonostante shock geopolitici e il rapido aumento dei tassi di interesse, la crescita globale, sebbene anemica rispetto agli standard storici, rimane in territorio positivo, sostenuta da forti mercati del lavoro e da una robusta domanda di servizi. A preoccupare sono le prospettive di crescita nel medio termine, che rimangono deboli visto il rallentamento delle attività, soprattutto nel settore manifatturiero.
Per quanto riguarda l'inflazione, la tendenza è finalmente al ribasso anche se di fondo è ancora alta nonostante il significativo inasprimento della politica monetaria.
Il dollaro statunitense la scorsa settimana ha recuperato terreno, dopo aver subito il peggior calo settimanale dell’anno, sostenuto da dati sul mercato del lavoro incoraggianti. L’attenzione è ora rivolta alla riunione della FED di mercoledi.
In Canada l’indice dei prezzi al consimo mese su mese si e’ attestato in calo sebbene i dati medi anno su anno mostrino ancora un’inflazione in crescita.
Sul fronte dell’eurozona gli investitori sono in attesa del prossimo meeting della BCE dove le aspettative sono che verra’ deciso un ulteriore rilazo dei tassi di 25 bps per contrastare l’inflazione che, come la presidente della BCE Lagarde ha piu’ volte ribadito, e’ ancora su livelli troppo elevati.
Nel Regno Unito martedì scorso è stato reso pubblico il dato sul tasso di inflazione di giugno uscito al 7,9%, minimo da 15 mese e al di sotto del dato atteso dagli analisti. La sterlina ha reagito indebolendosi e le aspettative di mercato sono per un rialzo dei tassi di 25 punti base questo mese.
Sul versante asiatico martedì scorso il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha ribadito la volontà di continuare ad attuare una politica monetaria espansiva per raggiungere l'obiettivo di portare l'inflazione al 2% confermando, inoltre, di non voler percorrere la strada intrapresa dalle altre banche centrali, ritenuta eccessiva. Questo venerdi avremo la riunione della BOJ.
In Cina i deboli dati sulla crescita hanno messo sotto pressione lo yuan. Questa fiacca crescita ha spinto gli operatori a chiedersi se il governo cinese aumenterà gli stimoli per promuovere la crescita economica.
Vediamo piu’ in dettaglio la situazione in USA ed Europa.
Stati Uniti
Giovedì scorso il dollaro è tornato a rafforzarsi sull’euro dopo che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a quota 228.000, in calo di 9.000 unità e al di sotto del consenso degli economisti. Gli investitori sono concentrati sulla riunione della Federal Reserve di mercoledi’ per cui le aspettative sono di un aumento dei tassi di altri 25bps. Mentre tale rialzo e’ gia’ scontato dal mercato, ciò che gli investitori vogliono davvero sapere è cosa farà la Fed dopo il rialzo di luglio, se sarà l'ultimo di questo ciclo o se potrebbero essercene altri nel corso dell'anno.
Europa
Pochi i dati europei questa settimana: da segnalare il dato sull’inflazione che si e’ attestata al 5.5%, in linea con le aspettative di mercato.
Affiora la preoccupazione che ulteriori shock esogeni possano alimentare scossoni sui mercati e causare un rallentamento economico; Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, nel discorso di benvenuto alla nona conferenza della BCE ha affermato che "le tensioni geopolitiche rischiano di accelerare il secondo cambiamento del panorama globale: indebolire il commercio globale" e ha continuato aggiungendo che “I paesi dell'Eurozona e quelli della regione Cesee (Europa centrale, orientale e sud-orientale) devono "costruire una nuova base per rafforzare la resilienza" per far fronte al "panorama geopolitico in evoluzione”.
Conclusione
L’attenzione di investitori e attori di mercato e’ rivolta questa settimana alle riunioni di FED, BCE e BOJ rispettivamente durante le giornata del 26, 27 e 28 luglio durante le quali gli analisti si attendono un ulteriore rialzo di 25 punti base dei tassi di riferimento per la banca americana ed europea ed un rinnovato nulla di fatto per la Banca del Giappone. Massima sara’ l’attenzione per le conferenze stampa che seguiranno l’annuncio delle decisioni di politica monetaria, nella speranza di avere indicazioni su quale saranno le prossime mosse di politica monetaria.
Calendario economico: