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Italy: La settimana nei mercati - 20 Marzo 2023

CalendarMarch 20, 2023
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La scorsa settimana è stata caratterizzata da dinamiche di avversione al rischio innescate dal fallimento della Silicon Valley Bank e dalla crisi di First Republic Bank e Credit Suisse. Sul mercato dei cambi, questa dinamica si è tradotta inizialmente in un rafforzamento di dollaro americano e jen giapponese, considerate valute rifugio.

A preoccupare l’opinione pubblica inoltre è stato l’inasprimento delle tensione internazionali tra Stati Uniti e Russia: il 14 marzo, un caccia russo ha colpito un drone statunitense nello spazio aereo internazionale sopra al Mar Nero abbatendolo. Inotre, viene riportato che un aereo russo è stato intercettato da due jet dell’alleanza atlatica nei cieli dell’Estonia ed è stato scortato fuori dallo spazio areo Nato.

La settimana ha visto confermare le aspettative per la banca centrale europea del rialzo del costo del denaro di 50 punti base portando il tasso di riferimento a 3.50%, livello più alto da ottobre del 2007. Per questa settimana l’attenzione di investitori ed analisiti è rivolta alla prossima riunione della FED del 22 marzo.

Andiamo più nel dettaglio:

Stati Uniti

Il calendario macro statunitense la scorsa settimana ha evidenziato come la dinamica inflattiva continui ad essere persistente: il CPI anno su anno è uscito al 6%, in linea con le aspettative mentre sorprendono marginalmente al ribasso i prezzi della produzione e le vendite al dettaglio. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la richesta dei sussudi alla disoccupazione settimanale continua a marcare dati migliori del consenso.

L’attenzione questa settimana è per la riunione della FED di mercoledi. Le parole di Jerome Powell della settimane passate e i buoni dati su mercato del lavoro, avevano paventato l'idea di un ulteriore inasprimento della politica monetaria tanto da portare alcuni analisti ad attendersi un ulteriore rialzo di 50 punti base nella riunione di marzo. Sebbene il recente scossone del sistema bancario statunitense che ha visto il fallimento della Silicon Valley Bank abbia introdotto ulteriori incertezze riguardo alle aspettative del sentiero dei cicli di rialzo, attualmente gli analisti si attendono un aumento tra i 25 e 50 basis point.

Europa

Per l’Eurozona la scorsa settimana il focus è stato sulla giornata di giovedì con la decisione sui tassi e la conferenza della BCE. In conferenza stampa poi Christine Lagarde ha affermato che "L'inflazione si prevede troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Pertanto, il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento, in linea con la sua determinazione ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine", rassicurando al contempo i mercati della stabilità del sistema bancario europeo affermando che il consiglio direttivo è pronto ad intervenire al fine di preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria dell'area euro.

Durante il suo intervento, Christine Lagarde, ha cercato di tranquillizzare i mercati dichiarando che la posizione del settore bancario dell’area euro è decisamente migliore rispetto al 2008 e che l’economia si riprenderà nei prossimi trimestri, la produzione industriale dovrebbe risalire ed il mercato del lavoro resterà solido.

Sul fronte macro è stato reso noto il dato sulla produzione industriale a Febbraio in Eurozona che ha fatto registrare dati migliori delle aspettative.

Conclusioni

L’attenzione questa settimana sarà sulla riunione del FOMC di mercoledì. La decisione su come agire sul fronte tassi sarà condizionata da due fattori e priorità: da una parte da uno scenario di inflazione persistente che esige ulteriori azioni di contenimento, dall’altra la stabilità dei sistema finanziario dopo le turbolenze a seguito del fallimento di SVB.

Inoltre avremo giovedì anche Banca Centrale Svizzera e Bank of England che si riuniranno per decidere come intervenire sui tassi.

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