Advanced filters
Topic:
Job Role:
Industry:
Content Type:
Topic:
Job Role:
Industry:
Content Type:

Italy: La settimana nei mercati - 19 Settembre 2022

CalendarSeptember 19, 2022
EmailTwitterLinkedin

La Settimana passata si e’ aperta con un tentativo di recupero dell’euro contro il dollaro: lunedi’ il cross EURUSD e’ arrivato a livelli che non si vedevano da meta’ Agosto, andando a sfiorare quota 1.02.

Il timing nello sfruttare questo movimento si e’ rivelato essenziale infatti, gia’ martedi’ pomeriggio, con l’uscita di dati sull’inflazione americana sopra le aspettative, EURUSD ha ritracciato andando a stabilizzarsi poco sotto parita’.

Forza dollaro anche contro la sterlina, con il cable che ha avuto un picco sotto 1.14.

Di grande interesse la scorsa settimana anche il movimento dello jen giapponese che ha perso ulteriormente terreno dopo l’uscita di dati preoccupanti riguardo la bilancia commericale, in disavanzo di 2.82 trilioni di JPY (19.7 miliardi di dollari). E’ il tredicesimo mese consecutivo di disavanzo, il periodo più lungo dal 2015; questo dato record va ad aggravare le preoccupazioni per la ripresa economica del Paese.

Sul fronte internazionale intanto, giovedi si è tenuto un importante meeting a Samarcanda (in Uzbekistan) che ha visto il faccia a faccia tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il leader cinese, Xi Jinping. Si tratta del primo incontro tra i due leader da quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel Febbraio 2022, e il primo viaggio fuori dal territorio cinese di Xi dall'inizio della pandemia. L’incontro si è tenuto nell’ambito del summit annuale dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO).

Europa

Questa settimana il dato piu’ significativo pubblicato e’ lo ZEW, uscito al livello record di -60.7, a confermare la preoccupazione per la crescita economica europea.

In linea con le aspettative i dati sull’inflazione, pari al 9.1%.

Da segnalare che il capo economista della BCE, Philip Lane,  ha dichiarato in un’intervista che "In base alle attuali valutazioni, la transizione verso livelli di tassi che assicurino il ritorno dell'inflazione al target del 2%, richiede di continuare ad alzare i tassi nelle prossime riunioni".

L’aumento dei prezzi dell’energia rimane un fattore dominante nell’incremento dei livelli di inflazione. A tal proposito, la Presidente della Commissione Europea Von der Leyer ha annunciato che proporrà misure per recuperare parte dei ricavi degli operatori che hanno costi di produzione dell’energia bassi, per raccogliere fondi che i governi possano spendere per proteggere i consumatori e le industrie dall’impennata delle bollette energetiche. Inoltre, la Commissione Europea sta predisponendo piani per raccogliere più di 140 miliardi di euro per far fronte alla crisi energetica.

Stati Uniti

Questa settimana abbiamo avuto diversi dati interessanti per gli Stati Uniti che hanno confermato lo stato di salute dell’economia: il tasso di inflazione annuale è sceso dal 8.5% di luglio a 8,3%, dato comunque sopra le aspettative che prevedevano CPY YOY a 8.1%.

L'inflazione core, al netto delle componenti legate a cibo ed energia, si e’ attestata al 6,3% (dal 5,9% di luglio), un valore superiore rispetto alle previsioni del 6,1%.

I dati sui prezzi di produzione sono usciti in  linea con le aspettative.

Hanno stupito in positivo i dati sul mercato del lavoro con numero di nuove richieste di sussidi di disoccupazione in discesa rispetto ai mesi precedenti e inferiore alle aspettative.

Il focus e’ sulla prossima settimana, con la riunione della FED il 21 settembre.

Jerome Powell in suo recente intervento ha lanciato un altro messaggio hawkish affermando che la banca centrale deve continuare ad agire in modo deciso fino a quando l’inflazione non tornerà su livelli prossimi al 2%.

L’attesa per questo meeting e’ quindi per un ulterirore aumento del costo del denaro di 75 basis point, ma alcuni analisti si sono espressi anche per un aumento più importante nell'ordine del punto percentuale .

Conclusioni

La scorsa settimana la Banca Mondiale ha pubblicato un report che riporta timori per l’economia globale:  le previsioni suggeriscono che l'economia globale possa sperimentare nei prossimi due anni il suo più forte calo della crescita dal 1970.

Preoccupa che l’inasprimento delle politiche monetarie, finalizzato a tener sotto controllo l’inflazione, possa essere d’ostacolo a un’economia che gia’ fatica a intraprendere un percorso di ripresa nell’attuale difficile congiuntura di mercato.

L’attenzione questa settimana sarà focalizzata proprio sugli interventi delle banche centrali sui tassi: abbiamo mercoledi l’incontro della FED mentre giovedi sara’ il turno di Bank of England, Bank of Japan e Swiss National Bank.

Di seguito i principali dati in uscita questa settimana:


Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

EmailTwitterLinkedin