Italy: La settimana nei mercati - 18 settembre 2023
La scorsa settimana è stata ricca di spunti sui mercati finanziari con numerosi dati macro in uscita e grande attenzione giovedì per il meeting della BCE che ha decretato un aumento dei tassi di 25 punti base.
Partendo quindi dal meeting della Banca Centrale Europea, a stupire i mercati è stato il tono della conferenza stampa durante la quale il focus è sembrato essere più sulla necessità di mantenere a lungo gli attuali livelli dei tassi che su prossimi aumenti. Nonostante infatti la presidente Lagarde abbia smentito le ipotesi che si sia ad un picco dei tassi e ribadito che le decisioni verranno prese in base ai dati in uscita, ha anche dichiarato che i livelli di tassi attuali, mantenuti abbastanza a lungo, dovrebbero riportare l’inflazione ai livelli target.
Gli operatori di mercato hanno anche prestato grande attenzione ai dati macro giunti dagli Stati Uniti in ottica del meeting Fed del prossimo 21 Settembre, in particolare mercoledì è stato pubblicato il dato sull’inflazione che ha sorpreso al rialzo.
Dal fronte UK, la pubblicazione del dato sul PIL ha mostrato una contrazione mensile maggiore del previsto e pari allo 0,5% invece dello 0,2%. Questo ha comportato un deprezzamento della sterlina nei confronti del dollaro USA.
Spostandoci in Asia, la notizia principale della settimana viene dalla Cina ed è stata il taglio del tasso di riserva obbligatoria delle banche dello 0.25% annunciato giovedì. La Banca Popolare Cinese ha ridotto per la seconda volta nel 2023 l'importo di denaro che gli istituti di credito devono mantenere a riserva, una mossa che nell’intenzione dell’istituto centrale cinese dovrà sostenere la spesa pubblica per stimolare l'economia dopo i recenti timori sul tasso di crescita.
Vediamo ora in maggior dettaglio la situazione in Europa e Stati Uniti
Europa
Il focus degli analisti era sulla riunione della BCE di giovedì. Le probabilità di rialzo dei tassi da parte della BCE erano date al 60% fino a pochi minuti prima della comunicazione del dato.
Dopo aver decretato un aumento di 25 punti base, nel corso della tradizionale conferenza stampa la presidente Lagarde ha dichiarato che “i tassi di interesse hanno raggiunto un livello che, mantenuto per una durata sufficientemente lunga, darà un notevole contributo a un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo”, senza però dare indicazioni certe sulle prossime mosse di politica monetaria che, ha ribadito, verranno prese in base ai dati macroeconomici che via via arriveranno.
Sono inoltre emerse preoccupazioni per il percorso di crescita del vecchio continente e il Consiglio direttivo della Bce ha tagliato sia le previsioni di crescita del PIL per quest'anno, allo 0,7%, sia le previsioni sull'inflazione sottostante, al 5,1%.
Stati Uniti
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, questa settimana sono stati pubblicati dati che confermano la resilienza del mercato del lavoro con richieste di sussidi di disoccupazione inferiori alle aspettative, e segnalano un aumento del livello dei prezzi con il dato sull’inflazione che è salito al 3.7% ad agosto, in netto aumento rispetto al 3.2% segnato a luglio e oltre la stima di mercato al 3.6%.
A contribuire all’incremento dei prezzi soprattutto le componenti di gas ed energia; tuttavia, anche l’inflazione core, che esclude i prezzi più volatili di cibo e gas, è aumentata dello 0,3%, al di sopra delle stime di consenso dello 0,2%.
Interlocutorio invece il dato sulle vendite al dettaglio che sono state superiori alle attese ma inferiori ai livelli di Luglio, possibile segnale che i consumatori stiano risentendo della politica monetaria restrittiva della FED. Al momento gli economisti si aspettano una pausa nel percorso di aumento dei tassi per la riunione della prossima settimana, senza però escludere una ripresa nelle riunioni successive.
Conclusione
La settimana prossima l’attenzione sarà catalizzata dalle decisioni delle banche centrali: oltre all’attesissima decisione della FED di mercoledì avremo giovedì la Banca Centrale Inglese e la Banca Nazionale Svizzera mentre venerdì sarà il turno della Banca Centrale Giapponese.
Calendario economico: