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Italy: La settimana nei mercati - 17 ottobre 2022

CalendarOctober 17, 2022
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Rimane alta l’incertezza sui mercati valutari: la scorsa settimana abbiamo assisitito ad un rimbalzo della valuta britannica a seguito di un cambio di rotta riguardo al maxi taglio fiscale annunciato dal governo Truss a fine settembre e al licenziamento del cancelliere Kwarteng, suo promotore.

Il governo sarebbe ora intenzionato a modificare quel pacchetto orginariamente presentato per riforme fiscali di circa 150 miliardi che ha spaventato il mercato tanto da portare la sterlina a rinnovare i minimi storici contro euro in area 0.92 e contro dollaro a 1.03, mettendo al contempo sottopressione i titoli governativi inglesi tanto da richiedere interventi a mercato aperto da parte della Bank of England al fine di calmierare le vendite. Dopo i mimimi delle scorse settimane ritroviamo ora la sterlina in prossimit à di 0.86 contro euro e a sfiorare 1.14 contro dollaro.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, questa settimana l’attenzione era rivolta ai dati sull’inflazione americana, che questo giovedi’ hanno nuovamente battuto le aspettative. L’eurodollaro dopo aver toccato minimi in area 0.96, si è assestato a quota 0.9750. In modo analogo, il mercato azionario ha inizialmente sofferto all’uscita del dato per poi rimbalzare con rinnovato timido appetito per il rischio.

In Europa ancora lontano un accordo su possibili interventi per calmierare il prezzo del Gas. A questo proposito il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al forum della Settimana dell'energia russa, gela l’Europa affermando che non sar à fornita energia a quegli Stati che impongono un tetto ai prezzi.

In oriente durante il 20esimo Congresso del partito comunista cinese si riapre il sipario sulla questione Cina-Taiwan dove il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping ribadisce la volont à di una riunificazione aggiungendo che "non rinunceremo mai al diritto di usare la forza" se necessario per arrivare alla "riunificazione".

Sul fronte del conflitto russo-ucraino la settimana si era aperta con un’escalation delle tensioni a seguito degli attacchi aerei dei caccia russi su Kiev, in risposta alla distruzione del ponte di collegamento tra Russia ed Ucraina.

Tuttavia, a raffredare il clima sono le speranze che il dialogo tra Tuchia e Russia possa rappresentare un’apertura verso negoziati di pace. Il presidente turco Erdoan ha incontrato Putin gioved ì e si è dato come obiettivo "mantenere lo slancio raggiunto, nonostante le difficoltà sul campo, e al più presto raggiungere una tregua e così da fermare lo spargimento di sangue’’.

Fredda la posizione di Biden che, in risposta ad una domanda in merito ad un eventuale colloquio con Putin, ha affermato che la sua partecipazione “dipenderà da cosa Putin vorrà discutere”.

Vediamo i dati salienti della settimana per US, UK e Europa:

Stati Uniti

L'inflazione negli Stati Uniti è scesa a settembre per il terzo mese consecutivo all'8,2% su base annua, dopo l'8,3% di agosto e l'8,5% di luglio. Il dato Cpi dell'ultimo mese si è rivelato comunque più alto dell'attesa di mercato che era dell'8,1%. Anche l'inflazione core, cioè al netto degli incrementi relativi a cibo ed energia, è arrivata al 6,6% (dal 6,3% di Agosto), un valore superiore rispetto alle previsioni del 6,5%.

Questi dati mostrano che l’inflazione è persistente negli Stati Uniti e potrebbe essere difficile farla tornare verso l'obiettivo del 2% nei prossimi mesi.

L'attenzione di investitori e analisti è già rivolta alla prossima riunione della Federal Reserve che si terrà il due di novembre. Gli analisti stimano con una probabilità del 97.8% un'ulteriore aumento del costo del denaro di 75 punti base, che porterebbe i tassi tra 3.75% e 4%.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, e altri membri della banca centrale hanno più volte ribadito l'impegno ad abbassare l'inflazione anche a costo di sacrificare la crescita del Paese. I verbali dell’ultimo meeting del FOMC, in cui la Fed ha deciso il suo terzo aumento consecutivo del tasso di riferimento di 0,75 punti percentuali, mettono in luce come la banca centrale continui a impegnarsi in un inasprimento della politica monetaria alla luce di un'inflazione definita come “inaccettabilmente alta".

Regno Unito

Settimana di forte volatilità anche per la valuta britannica che ha beneficiato delle aspettative di dietrofront del governo Truss sulle misure di espansione fiscale annunciate il 23 settembre scorso.

Dall’Inghilterra è arrivata anche la conferma che la BoE non proseguirà nel suo piano di acquisti di titoli di Stato oltre la data inizialmente prefissata del 14 Ottobre. Il piano di emergenza era stato annunciato a sorpresa lo scorso 28 settembre per calmare i mercati dopo che la sterlina era caduta sui minimi nei confronti del dollaro e si era scatenata un'ondata di vendite sui gilt britannici, mettendo a dura prova i portafogli dei fondi pensione inglesi.

Europa

Settimana piuttosto scarna di dati per la moneta unica; rimane alta la preoccupazione per l’Eurozona che sembra sull’orlo della recessione e i cui membri non sembrano vicini a trovare un accordo per calmierare il prezzo del gas.

Ha cercato di rassicurare i mercati la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, intervenendo a Washington in un meeting dell'Institute of International Finance, in cui ha descritto una situazione occupazionale forte e positiva e ha dichiarato che l’economia europea non si trova attualmente in recessione. Ha inoltre segnalato che la BCE ha iniziato a discutere sulla riduzione del portafoglio titoli, il così detto “Quantative Tightening”, affermando comuque che il portafoglio rimarrà invariato per il 2024.

Nel frattempo, per la BCE resta prioritaria l’inflazione che ricordiamo essere ormai al 10%. La banca Centrale ha gia’ dato il via ad aumento del costo del denaro e gli analisti si aspettano un’ulteriore stretta monetaria nella prossima riunione del 27 di ottobre di 50 o 75 punti base.

Da tenere monitorarti settimana prossima i dati sull’inflazione in uscita mercoledì.

Conclusioni

Conflitto Russo-Ucriano, situazione politica UK e stato di salute delle maggiori economie mondiali continuano ad essere il focus principale del mercato, in un contesto in cui la volatilità non accenna a ridursi.

Vediamo quali sono i principali dati in uscita la prossima settimana:

Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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