Italy: La settimana nei mercati - 17 Marzo 2025
La scorsa settimana i mercati valutari hanno vissuto una forte volatilità, influenzata da eventi macroeconomici e geopolitici di grande rilevanza.
Lunedì, i leader europei si sono riuniti a Bruxelles per discutere strategie per stimolare la crescita e affrontare le sfide della transizione energetica. Nel frattempo, le politiche tariffarie aggressive del presidente Trump, soprattutto verso l'Eurozona, hanno creato preoccupazioni per una possibile escalation delle tensioni commerciale, con possibili contromisure annunciate da Ursula von der Leyen.
Concentrandoci sugli Stati Uniti, l'inflazione a febbraio e’ scesa allo 2,8%, leggermente inferiore alle aspettative. Anche la possibilità di una recessione negli Stati Uniti preoccupa gli investitori. Sebbene il mercato del lavoro appaia stabile, i sondaggi segnalano un calo della fiducia dei consumatori. Nel frattempo il Canada ha introdotto nuovi dazi sui beni di consumo e metalli statunitensi, rispondendo alle tariffe imposte dagli Stati Uniti su alluminio e acciaio, confermando le preoccupazioni per un’intensificazione della guerra commerciale. Questi fattori di incertezza secondo alcuni analisti potrebbero spingere da FED ad avere un approccio piu’ cauto sula sua politica monetaria nel breve termine, con il prossimo taglio dei tassi che sarebbe previsto per giugno. Al contempo la Bank of Canada ha tagliato i tassi di riferimento di 25 punti base portandoli a 2,75%.
Sul fronte geopolitico, la situazione in Ucraina continua a destare preoccupazione. La proposta di cessate il fuoco avanzata da Stati Uniti e Ucraina è stata definita dalla Russia come una "pausa temporanea", alimentando il timore che il conflitto possa protrarsi.
Soostandoci in l’Asia, la situazione nel Mar Cinese Meridionale è rimasta tesa, con le esercitazioni militari della Cina, il cui governo ha anche annunciato nuovi stimoli fiscali per sostenere l'economia, cercando cosi di rassicurare i mercati e si attende quindi l’annuncio di nuove misure a sostegno dei consumi interni. Leggermente sotto le attese il PIL in Giappone dove si e’ anche visto un leggero aumento dell’inflazione.
Una settimana dunque caratterizzata da tensioni commerciali e geopolitiche che continuano a influenzare ormai da diverse settimane i mercati.
EUROPA
Tensioni commerciali con gli Stati Uniti sui dazi. Possibili contromisure annunciate da Ursula von der Leyen
Produzione industriale in aumento nel mese di Gennaio su base mensile dello 0,8% vs 0,5% atteso
Inflazione stabile in Spagna, Germania e Francia
I ministri della difesa europei fanno fronte comune a sostegno dell’Ucraina
Christine Lagarde ha confermato l'impegno della BCE di preservare la stabilità dei prezzi
STATI UNITI
Il rapporto JOLTS ha mostrato un incremento delle offerte di lavoro negli Stati Uniti, arrivando a 7,74 milioni a gennaio
Richieste di sussidi al di sotto delle aspettative
Inflazione in calo al 2,8%
Minacce di imposizione di dazi a Canada e Europa da parte dell’amministrazione Trump
Trattative tra Stati Uniti e Russia per il cessate il fuoco in Ucraina
CONCLUSIONE
La scorsa settimana ha evidenziato come l’incertezza economica e geopolitica continui a influenzare profondamente i mercati valutari e finanziari globali. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti, Eurozona e Canada restano un fattore di rischio, con le politiche tariffarie aggressive che potrebbero aggravare le tensioni internazionali. Allo stesso tempo, la politica monetaria delle principali banche centrali sembra orientata alla prudenza, con la FED che potrebbe rimandare eventuali tagli dei tassi e la Lagarde che conferma l’impegno della BCE di preservare la stabilitá dei prezzi.
Sul fronte geopolitico, la guerra in Ucraina e le tensioni nel Mar Cinese Meridionale continuano a rappresentare elementi di instabilità, con le trattative tra Russia e Stati Uniti contrapposte al pieno appoggio dell’Europa all’Ucraina.
In sintesi, il quadro generale rimane complesso e caratterizzato da elevata volatilità, con gli investitori che dovranno mantenere un approccio cauto nelle prossime settimane in attesa di nuovi sviluppi sia sul fronte economico che geopolitico. Da monitorare la prossima settimana la riunione della FED e della BOE sulla decisione dei tassi e i dati sull’inflazione in Europa.
Calendario Economico:
