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Italy: La settimana nei mercati - 15 Maggio 2023

CalendarMay 15, 2023
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La scorsa settimana l'attenzione di investitori ed analisti e’ stata rivolta alla riunione della BoE che ha alzato i tassi, come previsto, di 25 punti base e ai dati sull’inflazione americana uscita in leggera contrazione.

Le rinnovate preoccupazioni per l’instabilita’ del sistema bancario americano e i timori di un rallentamento della crescita globale hanno alimentato dinamiche di risk off e abbiamo visto la settimana passata una rinnovata marginale forza di dollaro.

Per quanto riguarda la Cina, i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1% su base annua nel mese di aprile, meno delle aspettative. In generale, quest’anno l’economia cinese ha registrato una ripresa decisamente disomogenea, con una crescita che ha privilegiato il settore dei servizi, mentre il settore manifatturiero mostra segni di fatica.

Spostandoci in Giappone, dai verbali della Boj è emersa la maggiore preoccupazione per il trend dell’inflazione, che sta salendo più delle attese. In particolare diversi membri del consiglio di amministrazione della BOJ hanno affermato che la banca centrale deve essere vigile sul rischio di un’accelerazione dell’inflazione superiore a quanto previsto.

Approfondiamo la situazione in UK, USA e Europa:

REGNO UNITO

La BoE ha alzato i tassi di 25 punti base a 4,50%, con una maggioranza di 7 voti a favore su 9. La banca centrale ha spiegato che la decisione deriva dalla maggior persistenza dell’inflazione emersa dai dati più recenti, spiegando al contempo che i rischi sull’inflazione rimangono “significativamente” elevati.  

La BoE ha inoltre rivisto al rialzo le proiezioni di inflazione, ripetendo che “se dovesse esservi evidenza di pressioni più persistenti, allora si renderebbe necessaria un’ulteriore restrizione della politica monetaria”, aprendo la strada ad ulteriori rialzi nelle prossime riunioni.

Sono state riviste al rialzo anche le proiezioni di crescita e, nonostante la previsione di frenata della crescita quest’anno, sembrano essere state abbandonate le aspettative di recessione.

STATI UNITI

A spaventare nuovamente i mercati e’ la preoccupazione per la fragilita’ del tessuto bancario regionale americano: questa volta e’ la banca califoniana PacWest a rivelare di aver perso il 9,5% dei depositi innescando un crollo nel valore delle proprie azioni.

Grande l’attesa per i dati sull'inflazione americana uscita in marginale ribasso: l’indice CPI e’ uscito a 4.9% nella rilevazione anno su anno, sostenendo le aspettative che la Fed possa interrompere il percorso di rialzo dei tassi d’interesse.

Sebbene il dato abbia inizialmente pesato sulla valuta statunitense, il dollaro la scorsa settimana ha recuperato terreno, favorito da dinamiche di risk off innescato dai dati cinesi sull’inflazione che alimentano timori di una ripresa meno solida del previsto in Cina e dalle preoccupazioni della stabilita’ del sistema bancario americano.  

EUROPA

In europa aumentano in "modo significativo" le aspettative di inflazione: secondo il sondaggio della Bce dei prossimi 12 mesi le aspettative sono per un'inflazione in rialzo al 5% dal 4,6% del sondaggio di febbraio con aspettative in aumento per i prossimi tre anni. Prosegue pertanto la narrativa del numero uno della BCE Christine Lagarde che, alla rete televisiva giapponese NHK, ha affermato che “l’inflazione continua a essere troppo alta, e da troppo tempo” rimbadendo che “la Bce si trova un percorso volto a combattere l’inflazione” e che, dunque, “la battaglia non è finita”. Ricordiamo che li tasso target d’inflazione e’ stato individuato al 2%.

Conclusioni

Sui mercati finanziari sembra essere tornata avversione al rischio con tre preoccupazioni principali: l'impatto ritardato dei rialzi dei tassi di interesse, la continua preoccupazione per le banche regionali americane e lo stallo sul tetto del debito pubblico americano, a cui si aggiunge ora anche la deflazione cinese, con preoccupazioni sulla crescita di Pechino e, di conseguenza, su quella globale.

La scorsa settimana abbiamo quindi assistito a dinamiche di avversione al rischio che hanno premiato il dollaro americano.

Al contempo pero’ la possibile divergenza sul percorso di rialzo dei tassi che potrebbe vedere da una parte la FED attendista per le prossime riunioni, dall’altra la BCE motivata a ritocchi sui tassi, potrebbe invece far indebolire il biglietto verde.

Calendario economico:


Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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