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Italy: La settimana nei mercati - 12 Settembre 2022

CalendarSeptember 12, 2022
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La settimana passata e’ stata caratterizzata da un’elevata volatilita’ dei principali cross valutari, con un forte deprezzamento della sterlina inglese sia contro euro che contro USD, mentre il cross EURUSD ha oscillato nel range 0.9879-1.0113.

Gli scorsi giorni sono stati ricchi di eventi:

Martedi’ e’ stato nominato il nuovo primo ministro inglese, Liz Truss, che ha subito chiarito come l’obiettivo primario al momento sia porre un limite ai prezzi dell’energia e ha paventanto un pacchetto di misure da 100 miliardi di sterline per farlo.

Giovedi’ si e’ riunita la BCE, evento piu’ atteso della settimana; in linea con le attese, sono stati aumentati i tassi di 75 basis point portando così i tassi di riferimento all’1.25%; lo stesso giorno Powell ha rimarcato la posizione hawkish della FED, alimentando le aspettative per un rialzo dei tassi di interesse durante la prossima riunione il 21 settembre.

Non accenna a risolversi la crisi del mercato energetico in Europa; mentre nel vecchio continente slittano a ottobre eventuali decisioni sui possibili interventi per contenere l’aumento del prezzo del gas, la Russia ha chiuso il gasdotto Nord Stream 1 riducendo di fatto la quantita’ di gas destinata ai paesi europei.

Arrivano invece segnali di avvicinamento tra Russia e Cina: Gazprom ha reso noto che sono stati siglati accordi aggiuntivi per l'acquisto e la vendita di gas a lungo termine che verranno regolati in rubli e yuan affermando che  "Il nuovo meccanismo di pagamento è una soluzione reciprocamente vantaggiosa, tempestiva, affidabile e pratica".

Novita’ lato cinese anche sui depositi in valuta estera che le istituzioni finanziarie devono detenere: la banca centrale cinese li ha tagliati dall’8 al 6%, dopo che la divisa domestica ha toccato il minimo contro dollaro degli ultimi due anni.

Ma vediamo adesso nel dettaglio cosa è successo nei mercati valutari e gli eventi attesi per la settimana.


Europa

L'economia europea sta affrontando un forte shock dell'offerta a causa dell'aumento dei prezzi del gas e dell'elettricità, alimentando le preoccupazioni di investitori ed analisti sulle prospettive economiche del’aera euro.

L’attenzione questa settimana era rivolta alla riunione della BCE ed alle parole in conferenza stampa di Crhistine Lagarde.

Presentando le prospettive economiche il numero uno dell'Eurotower ha delineato un sostanziale rallentamento della crescita economica dell'area euro con un'economia che dovrebbe ristagnare nel prossimo semestre infatti, dopo il recupero della prima metà del 2022, i dati recenti indicano un considerevole rallentamento. Secondo le nuove stime della banca, riviste al ribasso, il Pil dell'area euro si collocherà al 3,1% nel 2022, allo 0,9% nel 2023 e all’1,9% nel 2024.

Sono state al contempo viste al rialzo le proiezioni sull’inflazione, che si attende all’8,1% nel 2022, al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024.

Per contrastare i livelli di inflazione, molto distanti dall’obiettivo di medio termine del 2%, Giovedi’ la BCE ha deciso all’unanimita’ di alzare i tassi di 75 bps. La Lagarde ha pero’ sottolineato anche che ‘’le future decisioni sui tassi ufficiali dovranno essere dipendenti dai dati’’ ribadendo quanto sia importante tener presente che l’inflazione USA e’ trainata dalla domanda mentre quella UE da fattori esterni e in particolare dai prezzi dell’energia.

Stati Uniti

L’economia statunitense e’ in fase espasiva, con un’inflazione elevata ma trainata dalla crescita economicae dati sul mercato del lavoro incoraggianti.

L'attenzione di investitori ed analisti è rivolta alla prossima riunione della Federal Reserve che si dice pronta, in base alle parole di Jerome Powell di giovedi, ad agire nuovamente sul fronte tassi con un nuovo inasprimento della politica monetaria: attualmente gli analisti danno una probabilita’ del 86% che la FED aumenti nuovamete i tassi portandoli tra 3% e 3.25% nella prossima riunione del 21 di settembre.

I dati sui consumi, in contrazione, destano il timore che si stia avvicinando la fine del ciclo espansivo e l’inizio di un rallentamento economico piu’ concreto. La prossima settimana ci saranno importanti dati su inflazione, consumi e sentiment che potranno dare ottimi spunti di riflessione riguardante il contesto macro statunitense.

Regno Unito

Giovedi’ 8 Settembre 2022 il mondo intero si stringe unito per dare l’ultimo addio alla Regina Elisabetta II e al suo regno iniziato nel lontano 1952, la monarca piu’ amata di sempre.

La sterlina, che ha toccato contro dollaro i minimi dal 1985, non si e’ mossa ulteriormente.

Due giorni prima, la regina aveva nominato il nuovo primo ministro, Liz Truss, chiedendole di formare un nuovo governo.

L’obiettivo del nuovo leader è quello di applicare un tetto all’aumento delle bollette energetiche per i consumatori e incentivare nuove fonti di energia; per raggiungere questi obiettivi ci si attende un pacchetto di misure da 100 miliardi di sterline.

Conclusioni

Lo scenario macroeconomico globale rimane preoccupante e ci attendiamo il persistere di livelli di volatilita’ estremamente elevati.

C’e’ grande preoccupazione per il perdurare della guerra Russo-Ucraina e per la conseguente crisi energetica che sta colpendo l’Europa.

Di cruciale interesse saranno le decisioni prese sull’opportunita’ dei governi di intervenire mettendo un limite alla spesa per energia di famiglie e imprese.

Rimane centrale anche il tema dell’inflazione e saranno decisive le scelte di politica monetaria delle banche centrali.


Di seguito I principali dati in uscita questa settimana:

Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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