Italy: La settimana nei mercati - 11 Aprile 2023
La scorsa settimana, nonostante la liquidità ridotta per via delle festività, ha visto proseguire la volatilità nei mercati, con il dollaro che ha visto importanti oscillazioni. Per la settimana in corso sono previsti diversi dati interessanti, a partire da quello sull’inflazione USA a marzo che verrà pubblicato mercoledi’ pomeriggio e che riveste particolare importanza in vista del meeting FED di Maggio. I mercati infatti in questo momento sono concentrati sulle prossime mosse della banca centrale e sulla possibilità di un ulteriore aumento dei tassi, prezzato al 70% con un ultimo aumento di 25bp. Secondo i dati pubblicati scorsa settimana, il mercato del lavoro sarebbe ancora tonico con 236.000 nuovi occupati in marzo (attese per 239.000, 326.000 di febbraio) mentre la disoccupazione è scesa al 3,5% dal 3,6%.
Altra notizia importante della scorsa settimana riguarda la decisione presa a sorpresa da parte dell’Opec+ di un taglio della produzione di 1,66 milioni di barili al giorno. La decisione guidata dalla volontà dell’Arabia Saudita rischia di complicare la situazione sul fronte dell’inflazione e di conseguenza sulle prossime mosse della Federal Reserve. L’aumento dei prezzi dell’energia potrebbe rafforzare i timori di inflazione e, a condizione che non si verifichino ulteriori turbolenze sui mercati finanziari, indurre i banchieri centrali a sostenere la necessità di continuare ad aumentare i costi di finanziamento.
Sul fronte geopolitico sale la tensione nello Stretto di Taiwan, dopo che Pechino ha condannato l’incontro tra la presidente taiwanese Tsai Ing-wen, e lo speaker della Camera Usa Kevin McCarthy. Taiwan ha rilevato tre navi da guerra e un elicottero antisommergibile cinese nei pressi dell'isola e ha allertato la difesa aerea.
Ma vediamo in maggior dettaglio cosa sta muovendo i mercati:
Europa
I consumatori della zona euro hanno rivisto al ribasso le loro aspettative sull’inflazione a febbraio e hanno anche assunto una visione più ottimistica sulla crescita e sulla disoccupazione. Secondo Francoforte, le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi sono scese al 4,6% dal 4,9%, mentre le aspettative a tre anni si sono ridotte al 2,4% dal 2,5%. Il prossimo meeting BCE è previsto per giovedi’ 4 maggio; la decisione dipenderà certamente dai dati macro, che verranno come sempre seguiti con attenzione da analisti e investitori, ma le aspettative sono di un ulteriore aumento dei tassi.
Stati Uniti
La scorsa settimana il dollaro si è avvicinato ai minimi di due mesi sull’euro dopo che i dati deboli sull’economia statunitense hanno supportato l’opinione che la Fed potrebbe non aumentare ulteriormente il costo del denaro. L’attenzione rimane quindi concentrata sulla banca centrale americana e sulla possibile pausa nei rialzo dei tassi. Questa settimana dunque è importante seguire non solo i dati inflazione, ma anche la pubblicazione dei verbali dell’ultimo meeting FOMC, entrambi in uscita domani.
Parte degli analisti si attende che nella seconda meta' dell'anno i dati su inflazione e sull’attività economica degli Stati Uniti rallentino e vede quindi il dollaro indebolirsi.
Conclusioni
L’idea che il sistema bancario nel suo complesso possa entrare facilmente in crisi ha alimentato nelle ultime settimane l’incertezza e dunque la volatilità nei mercati. Le decisioni di politica monetaria delle banche centrali devono tenere conto piu che mai di delicati equilibri e delle conseguenze nel medio-lungo periodo di tali decisioni.
Analisti e investitori seguiranno con attenzione i dati pubblicati nelle prossime settimane, in attesa dei meeting di Maggio delle banche centrali.