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Italy: La settimana nei mercati

CalendarJuly 25, 2022
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La scorsa settimana è stata caratterizzata principalmente da vicende che hanno coinvolto il vecchio continente, in particolare la riunione della Banca Centrale Europea e la vicenda italiana sulle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi.

La BCE ha incrementato i tassi di interessi di 50 punti con la prima stretta dal 2011, dando supporto almeno inizialmente all’Euro che ha visto un rafforzamento arrivando in area 1.0280. Inoltre la Banca Centrale approva all’unanimità lo scudo anti-spread al fine di evitare la fragmentazione dei mercati e annuncia l’abbandono della forward guidance introdotta per la prima volta nel 2013 da Mario Draghi, strumento definito non convenzionale che ha caratterizzato lo stile di comunicazione della BCE fino ad oggi.

Questa settimana tocca agli Stati Uniti: abbiamo in agenda per mercoledì 27 il meeting della FED relativo ai tassi per cui la maggior parte degli analisti attende un ulteriore aumento di 75 pb, ma c’è anche chi non esclude un aumento di un punto.

Tornando in Europa, il passato giovedì il Presidente del Consiglio Italiano Mario Draghi ha consegnato le proprie dimissioni al Presidente della Repubblica Mattarella. Si aggiunge dunque un ulteriore elemento di incertezza in Italia, già segnata da questioni critiche sia dal punto di visto geopolitico (guerra in Ucraina e tensioni nei rapporti diplomatici con la Russia) che da quello economico (crisi energetica, requisiti per fondi PNRR, legge di bilancio, scudo anti-spread e rischi di recessione) e sanitario (nuova campagna vaccinale per la quarta dose). Le nuove elezioni sono previste per il 25 settembre.

Vediamo adesso nel dettaglio cosa è successo nei mercati valutari e gli eventi attesi per la settimana.

Europa

Giovedì la BCE è intervenuta dopo oltre 10 anni con un rialzo dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale, con un voto unanime favorevole. La prima domanda da farsi è: come mai un aumento di 50 bps e non 25 come era previsto?

La risposta la troviamo in parte nelle forecast sull’inflazione. Infatti, la banca centrale cerca con la politica monetaria di rallentare la pressione inflazionistica che sta colpendo il vecchio continente. In più con l’utilizzo del nuovo strumento TPI (Transmission Protection Instrument), la BCE continuerà a comprare bonds tramite il mercato secondario.

Il motivo della creazione di questo strumento è quello di favorire la politica monetaria, supportare l`innalzamento dei tassi e allo stesso tempo continuare l`acquisto dei Bond. Quello che non e chiaro è come questo strumento verrà utilizzato, infatti durante l'ultima conferenza stampa la Presidente Christine Lagarde ha commentato cosi: 'Purchases under the TPI would be conducted such that they cause no persistent impact on the overall Eurosystem balance sheet and hence on the monetary policy stance.” In altre parole se la BCE durante l’acquisto dei titoli non andrà ad aumentare il suo bilancio significa che per ogni bond acquistato ce ne sarà uno venduto.

Regno Unito

A seguito delle dimissioni del primo ministro Boris Johnson, sono stati individuati in Rishi Sunak e Liz Truss i candidati che si sfideranno per subentrare come leader dei conservatori e Primo ministro del Regno Unito. Per conoscere il vincitore ora bisognerà attendere il 5 settembre; l’argomento che sembra fare la differenza tra i due contendenti riguarda le tasse.

Sunak ha fatto della prudenza fiscale la sua bandiera e sostiene che non è il momento di tagliare le tasse se prima non si rimette in carreggiata l’economia: tutti gli altri candidati si sono invece schierati per un abbassamento immediato della pressione fiscale, compresa Liz Truss. Sempre la Truss vorrebbe modificare l’approccio della BoE nei confronti dell’inflazione, rendendolo più aggressivo rispetto a quello attuale, ma secondo alcuni un elevato incremento dei tassi potrebbe soffocare gli investimenti dunque influire negativamente anche sulla sterlina.

Per quanto riguarda i dati economici, dato importante riguarda il livello di inflazione che aumenta nuovamente a giugno, salendo al 9,4 per cento rispetto al 9,1 per cento segnato il mese precedente. Si tratta del nuovo record per l’inflazione annuale dal 1982, stando ai dati pubblicati dall’Ufficio statistico nazionale (Ons).

Conclusioni

L’attenzione questa settimana sarà diretta all’intervento della FED di mercoledì e ai successivi commenti. L’economia dell’Eurozona sembra proseguire nella sua contrazione, con diverse incognite che non fanno che aumentare l’incertezza (inflazione galoppante, crisi del governo italiano, il punto interrogativo rispetto alle forniture russe di gas). Potrebbe tale scenario, unito all’intervento FED di questa settimana, contribuire alla performance del “Super-Dollaro”?

Da seguire questa settimana:

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti voi una felice estate, sperando possa essere una buona opportunità per fare il pieno di energie. Il market wire va in vacanza per il mese di Agosto, ma non temete: saremo nuovamente con voi lunedì 5 settembre.

Author

Marco Piga

Marco Piga

Regional Director, Sales and Dealing Italy

Marco è Regional Director di Corpay Italia. Vanta un’approfondita conoscenza dei mercati finanzari mondiali fondata su più di 15 anni di esperienza nel settore. Oltre a dirigere il team in Italia, gestisce e controlla attivamente le posizioni dei clienti.

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